La giustizia ha molte forme. C'è quella giudiziaria con i suoi tempi biblici, quella amministrativa con i suoi infiniti cavilli, quella sociale con il suo dedalo di leggi non scritte sui rapporti tra gli esseri umani. E c'è la giustizia divina, quella che interviene implacabile per correggere ciò che giusto non è stato, che punisce chi meritava di essere punito, che ristabilisce il legittimo ordine delle cose.
Così è stato al Franchi di Firenze ieri sera, così doveva essere. Troppo semplice gridare allo scandalo per un rigore, netto per carità, non concesso all'ultimo secondo alla Fiorentina e far finta che nei precedenti 89 minuti la squadra viola avesse indossato i panni della Santa Maria Goretti di turno. Perchè così proprio non è stato, a cominciare dal calcio di rigore concesso ai viola dall'arbitro Calvarese. Quanti se ne dovrebbero fischiare ogni partita di penalty così? Almeno una decina ad ogni calcio d'angolo o punizione. "Netto!!", hanno sentenziato in massa in casa-Fiorentina. Perfetto, allora se poi l'arbitro indica il dischetto per lo spintone da dietro di Roncaglia a Mertens nel secondo tempo, nessuno deve proferire parola. Se fischi il primo, allora devi dare anche il secondo, che può portare il Napoli sul 3-1 e sigillare la partita. E che dire poi delcapitolo-simulazioni. Forse c'era una gara interna allo spogliatoio viola, con premio una bella bistecca fiorentina, all'autore del tuffo migliore. Sta di fatto che Cuadrado prima, Rossi poi, hanno offerto uno spettacolo raccapricciante, meritevole in entrambi i casi di prova televisiva (in particolare per mister "faccia da bravo ragazzo" Giuseppe Rossi che non è stato nemmeno ammonito nell'occasione). Mica è finita qui, nella lista ci mettiamo pure il mancato giallo aCommper per un calcione volontario sul ginocchio di Callejon nella ripresa, e l'ammonizione già sarebbe stata una grazia. Lo stesso Commper viene poi ammonito successivamente per un'altra entrata scorretta e quindi, fosse stato sanzionato come doveva, sarebbe stato rosso. L'espulsione, invece, se la becca Maggio per somma di gialli, il primo "per proteste" in occasione del rigore concesso alla Fiorentina. Borja Valero, al contrario, ne ha dovute commettere 3-4 di scorrettezze prima di essere sanzionato.
Questo per quanto riguarda il campo, e già sarebbe stato sufficiente per invocare l'intervento della giustizia divina. La goccia, di acqua nera e putrida come la loro moralità, invece, l'hanno versata i tifosi della Curva Fiesole, ai quali va il premio dell'originalità. Si, perchè oltre ai banali"Vesuvio lavali col fuoco", "Noi non siamo napoletani" e via dicendo, ieri a Firenze si è addirittura scomodato il Santo patrono di Napoli, San Gennaro, definito dai suddetti tifosi "Pezzo di merda"(niente censura, è giusto si legga). Esistono aggettivi che superino quelli di indecenza, inciviltà, stupidità, ignoranza, vergogna per definire tutto ciò? Se qualcuno ne sa, che li suggerisca. E la cosa divertente è che adesso la Curva viola verrà squalificata, ma con sospensione della pena fino a nuovo coro becero. Uniamoci tutti e ringraziamo il movimento Ultras nazionale per aver contribuito a ciò. Sbagliamo, o su questo argomento nessuno, dai commentatori televisivi agli opinionisti, dai moviolisti ai dirigenti viola finanche al napoletano Montellla, si è scandalizzato?
Detto tutto questo, quel rigore non assegnato a Cuadrado racchiude dunque la sacrosanta, ineluttabile, giusta e legittima sentenza della giustizia divina, per quanto successo in campo e fuori. Al signor Cuadrado, come ai signori Della Valle, invitiamo a leggere, o a rileggere, la fiaba di "Al lupo, al Lupo!", quella che insegna ai bambini che a mentire sempre poi non si viene più creduti. Potrebbero trarne giovamento. E magari anche tenere a mente che, a proposito di Santi tirati in ballo, San Pio da Pietrelcina diceva: "L'uomo potrà sfuggire alla giustizia umana, ma non a quella divina".
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